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COSA VEDERE IN GITA SCOLASTICA A CASERTA: IL CENTRO STORICO, LA REGGIA DI CASERTA, CASERTAVECCHIA |
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Percorsi Culturali |
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Caserta è una splendida città della Campania, immersa nella pianura della terra del lavoro che la racchiude in un paesaggio naturalistico davvero unico. La sua provincia si estende dal mar Tirreno fino alle pendici della catena montuosa del Matese. Originariamente sorta sulle pendici del monte Virgo, la città prese il nome attuale in epoca longobarda quando venne indicata come, appunto, Casa Irta. Le bellezze del suo territorio attraggono naturalmente un gran numero di visitatori, tutti affascinati in primo luogo dalla stupenda reggia borbonica, la Reggia di Caserta, conosciuta anche come la Versailles d’Italia, che insieme al suo grande giardino è inserita tra i beni dell’Unesco. Tuttavia la Reggia è solo una delle bellezze per le quali vale la pena di visitare Caserta. Sarebbe infatti davvero un peccato non visitare e restare a bocca aperta osservando il panorama che si coglie dal quartiere di San Leucio e da Casertavecchia, o essere stupiti dall’imponenza del Duomo e del Castello.
La città di Caserta Anche se la fama della città è dovuta quasi per intero alla reggia, Caserta resta una cittadina apprezzabile con un notevole centro storico. In piazza del Duomo, centro religioso della città, sorgevano, oltre al Duomo, la Chiesa del Carmine collegata al Convento dei Carmelitani, la Chiesa di San Sebastiano (opera di Luigi Vanvitelli), uno dei luoghi di culto più importanti e antichi della città, e la Cappella di San Giovanni. Da segnalare inoltre Piazza Vanvitelli, cuore dell'antico borgo intorno al quale si formò la città. Qui c'era il Palazzo baronale, prossimo alla Torre longobarda; davanti al Palazzo si apriva la Piazza del mercato, l'odierna Piazza Vanvitelli, centro civile e commerciale del borgo, su cui affacciavano alcuni palazzi signorili, come quello di Castropignano, al posto del quale sorge oggi il Municipio. Nella piccola chiesa di San Francesco di Paola è sepolto il Vanvitelli.
Nei dintorni Nei pressi di Caserta sono da visitare: la cittadina medievale di Casertavecchia, il borgo settecentesco di S. Leucio, l’antica città di Capua, S. Maria Capua Vetere, i ruderi della città di Sinuessa a Mondragone, i santuari di S. Maria Assunta e quello di S.Mariala Vigna.
La Reggia di Caserta Questo magnifico palazzo sarebbe sufficiente a impegnare un’intera breve visita a Caserta, poiché per coglierne a pieno tutte le bellezze, le sale, i dipinti, gli affreschi, i musei e i giardini basterebbero a malapena due giorni. Il Palazzo Reale, splendido esempio di architettura neoclassica, fu realizzato dal 1750 per opera del famoso architetto Luigi Vanvitelli, che con questa struttura entra a far parte, con merito, dei migliori architetti del Bel Paese. La costruzione fu voluta da Carlo di Borbone e si compone di 1200 stanze, tutte sfarzosamente decorate secondo lo stile dell’epoca. Alla reggia si accede attraverso il maestoso Scalone centrale che conduce al primo piano, formato da una rampa centrale e due laterali. Eccezionali, nel non facile confronto con le altre camere, sono gli otto appartamenti reali, ad uso esclusivo del re e della famiglia reale, curati fin nei minimi particolari, decorati con affreschi e lampadari di una bellezza rara. Nell’appartamento della Regina sono collocate le tre sale della biblioteca Palatina, desiderate da Maria Carolina, famosa per essere donna di classe e cultura. Le grandi cerimonie della famiglia venivano celebrate nella cappella Palatina, alla quale si accede dal vestibolo superiore senza passare per gli appartamenti reali. Si tratta di un luogo di preghiera, ma molto simile a una sala di ricevimenti decorata da numerose sculture e sedici colonne corinzie. La forma e la struttura ricordano molto la cappella all’interno della reggia di Versailles. Da vedere ancora: la stanza del Teatro di Corte a forma di ferro di cavallo; la Sala Ellittica, dipinta in bianco e senza decorazioni che ospita il famoso presepe borbonico; la Sala delle Cacce Reali ; la Sala di Marte, che insieme alla Sala del Trono e quella d’Astrea forma l'appartamento nuovo. E ancora, in un elenco sterminato, la Sala degli Alabardieri, la Sala delle Guardie, la Sala di Alessandro, la Sala del Consiglio, la Camera di Francesco, la Camera di Murat, le Sale della Pinacoteca, la Sala degli Spolverini, la Sala dei Porti di Campania, la Sala dei Porti di Calabria e Sicilia, la Sala dei Porti di Puglia, la Sala delle Allegorie e le quattro Sale dei Ritratti del Re. Ma queste sono soltanto poche della mille stanze che fanno della Reggia di Caserta il gioiello prezioso che tutto il mondo ci invidia. Da ricordare, nei sotterranei della Reggia, il Museo dell'Opera e del Territorio che raccoglie oggetti delle opere di Vanvitelli e ripercorre la vita della corte borbonica tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo.
Il parco della Reggia di Caserta La rarità e l’eleganza della Reggia di Caserta non sono racchiuse solo all’interno del Palazzo Reale ma si diffondono tutto intorno, nello splendido parco che, davvero, non può che lasciarci allibiti. Esso non è un piccolo giardino adiacente alla Reggia ma si estende per circa cento ettari, è diviso in zone e decorato con numerose fontane e giochi d’acqua. Il parco può essere visitato secondo tre zone principali: quella subito dietro la Reggia, costituita da grandi viali e prati e di cui fa parte il “bosco vecchio”; poi la zona che raggiunge i piedi della cascata dove si trova il colle Briano: qui sono collocate la maggior parte delle fontane tra cui si ricordano quella di Margherita, quella dei Delfini, la Fontana d'Eolo, quella di Venere e Adone e, in fondo, si raggiunge la Vasca di Diana e Atteone, dove si riversa l'acqua della Grande Cascata, che scende per 78 metri d'altezza; infine la terza parte del parco è rappresentata dal bellissimo giardino all’inglese voluto dalla Regina Maria Carolina, moglie di Ferdinando IV.
Casertavecchia Situata sulle pendici del Monte Virgo a 400 metri di altezza ed espressivamente affacciata sulla pianura, Casertavecchia offre un panorama mozzafiato dell’intera città. Essa conserva i resti di un Castello del nono secolo edificato dal longobardo Landone I probabilmente su una precedente costruzione bizantina. Imponente, aveva sei torri e un mastio, oggi rimangono quest'ultimo, ancora imponente, alto circa 30 metri e cilindrico nella parte superiore e i resti delle mura e di altre strutture. A Casertavecchia sorge anche la Cattedrale di San Michele, di stile romanico, la cui costruzione fu iniziata nel 1113 per volere del Vescovo Rainulfo. I contrasti bicromatici del Tiburio, in tufo giallo e tufo nero, riportano alla mente analogie con il Duomo di Amalfi. La torre campanaria conserva una lapide che lo storico Mommsen data intorno al 557. Essa poggia su un arco ogivale sovrastato da tre piani e abbellito da graziose bifore. L'interno della Cattedrale, a croce latina, conta 3 navate divise da 18 colonne monolitiche, di cui alcune furono tolte al tempio di Giove Tifatino. Le volte, specie per la presenza dei mosaici, ricordano lo stile siculo-arabo. Al di là del fianco destro della Cattedrale sorge la Chiesa dell'Annunziata, del 1350 ma che ci accoglie con un portale marmoreo del 1700 con stemma nobiliare.
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