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GITA SCOLASTICA A FIRENZE |
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Percorsi Culturali |
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Firenze, capoluogo della Toscana,
è anche uno dei maggiori capoluoghi della cultura italiana.
Città che ha ospitato già dal Rinascimento i maggiori esponenti di ogni arte
offre alle scolaresche in gita e ai turisti in generale un inestimabile patrimonio da esplorare e apprezzare.
Numerosi sono i percorsi che si possono affrontare per rendere la visita alla
città la più agevole possibile.
1.
La Firenze Religiosa
La visita inizia da piazza del Duomo, che, insieme a piazza
San Giovanni, è il centro della città, dove
sorgono i più importanti monumenti religiosi accomunati dalla policromia di
marmi bianchi, verdi e rosati a disegni geometrici.
a.
Il Duomo (basilica di S.Maria
del Fiore) in stile gotico con larghe e semplici linee che furono proprie
della Firenze del ‘300 con l’immensa cupola brunelleschiana decorata
dall’affresco del giudizio universale di Giorgio Vasari. L’interno è
strutturato su tre ampie navate divise da alte arcate ogivali si pilastri e con
le vetrate sempre trecentesche raffiguranti in particolare l’immagine di
Giotto.
b.
Il Museo dell’Opera del
Duomo
c.
Il Battistero di S.Giovanni
d.
Il Campanile di Giotto:
alto circa 85 metri è famoso per la snellezza dell’architettura gotica, la
ricchezza delle decorazioni e il rivestimento policromatico.
Poco distante, proseguendo su via
de’ Martelli si trovano le Cappelle Medicee, la Biblioteca
Laurenziana e il Palazzo Medici
Riccardi.
2.
Piazza della Signoria e gli
Uffizi
a.
Piazza della Signoria:
dominata da Palazzo Vecchio, è il
centro del potere politico e della vita civile della città
dal 1300. Le fanno da sfondo le tre arcate di Loggia della Signoria.
b.
Galleria degli Uffizi:
sorge dirimpetto a Palazzo Vecchio ed è da considerarsi forse la più
importante galleria d’arte d’Italia, nonché sicuramente il più antico
museo dell’Europa moderna. Sono presenti molte dellle maggiori opere italiane:
dalla Madonna di Ognissanti di Giotto
al Bacco di Caravaggio, dal Ritratto dei
Duchi di Urbino di Piero della
Francesca alla Venere di Urbino di Tiziano,
dalla Battaglia di San Romano di Paolo
Uccello alla Madonna del Cardellino di Raffaello,
ai capolavori di Botticelli: la
Primavera e la Nascita di Venere
c.
Museo di Storia della Scienza:
affianco agli Uffizi, in Piazza dei Giudici, articolato su due piani di Palazzo
Castellani, il museo di storia della scienza raccoglie apparecchi e strumenti
scientifici della collezione iniziata da Cosimo il Vecchio.
3.
La
zona occidentale: da Palazzo Strozzi a Santa Maria Novella
a.
Palazzo Strozzi:
fiancheggiante una delle più eleganti vie di Firenze, Via Tornabuoni, Palazzo
Strozzi è uno dei più notevoli esempi di palazzo fiorentino rinascimentale,
iniziato dall’architetto Benedetto da Maiano fu poi concluso nel 1504 da
Cronaca che ne realizzò anche il cortile a portico di rara eleganza.
b.
Cappella e Palazzo Ruccelai:
La famiglia Rucellai, nella figura di Giovanni, fu dalla seconda metà del
Quattrocento mecenate di Leon Battista Alberti, il quale, tra via della Spada e
la contigua via della Vigna Nuova, realizzò sia il tempietto del San Sepolcro ospitato nella Cappella e progettò anche
il Palazzo, eretto poi da Bernardo Rossellino, sovrapponendo gli ordini
dell’architettura romana.
c.
Santa Trinità: situata
sulla piazza irregolare della Trinità, dove sorge la colonna della Giustizia
proveniente dalle terme di Caracalla di Roma, è tra le più antiche chiese
fiorentine, risalente infatti alla metà dell’undicesimo secolo e poi
ricostruita in stile gotico nel ‘300 da Neri di Fioravante. L’interno a tre
navate su pilastri con archi acuti e crociere è uno dei primissimi esempi di
architettura gotica in Firenze.
d.
Santa Maria Novella e il Museo
di S. Maria Novella: la basilica,
eretta sull’omonima piazza, è una delle più importanti chiese fiorentine. Fu
costruita da architetti dell’ordine dei mendicanti dei domenicani dal 1278 e
ne divenne il più importante punto di riferimento cittadino. La facciata fu
invece riconfigurata in marmo dall’Alberti nel 1458. Sulla sua destra un
recinto formato di arcate con le tombe delle grandi famiglie fiorentine circonda
l’antico cimitero. Al suo interno, dalla struttura a croce latina a tre navate
su pilastri polistili, troviamo numerose cappelle dedicate, in particolar modo
sulle pareti della cappella maggiore c’è il celebre ciclo
di affreschi di Domenico Ghirlandaio.
Nella cappella Gondi il crocefisso in
legno di Brunelleschi, mentre
nella celebre cappella Strozzi
possiamo ammirare gli affreschi di Filippino Lippi. Infine, nella navata di sinistra lo straordinario
affresco di Masaccio: Trinità
con la Madonna, San Giovanni e i committenti Lenzi.
4.
il quartiere di Santa Croce
a.
Palazzo Pazzi e Palazzo Gondi:
entrambe esempi di dimore signorili fiorentine, una situata in via del
Proconsolo e l’altra, poco distante, in Piazza San Firenze al termine della
stessa via. Caratteristiche comuni sono lo stile rinascimentale e la presenza di
eleganti cortili porticati. Furono commissionati dalle omonime famiglie agli
architetti Giuliano da Maiano e Giuliano da Sangallo.
b.
Casa di Dante e Casa di
Buonarroti: ospita i cimeli di due dei personaggi più rappresentativi della
storia italiana.
c.
Badia Fiorentina e Museo
Nazionale del Bargello: edifici dirimpettai su via del Proconsolo, la prima
è una chiesa benedettina ampliata alla fine del ‘200 e poi rimaneggiata sia
nel ‘400 che nel ‘600. Dall’interno barocco ospita tombe di importanti
famiglie fiorentine e fu affrescata, tra gli altri, da Filippino Lippi. Il Museo
Nazionale del Bargello, sistemato nel Palazzo del Podestà, fu eretto a più
riprese tra il 1255 e il 1345 e fu sede prima del Podestà e poi dal 1574 del
capitano di Giustizia. Al suo interno troviamo importanti opere quali: il Bacco,
il David Apollo e il Ritratto di
Bruto di Michelangelo, i Bronzetti
di Cellini, il San Giorgio e
il celeberrimo David di Donatello.
d.
Santa Croce e il Museo
dell’Opera di Santa Croce: la basilica di Santa Croce è nota per essere
il pantheon degli “italiani illustri”.
Fu eretta in stile gotico dal 1275 e completata circa un secolo dopo.
L’interno è a tre ampie navate e lungo le pareti si alternano le tombe o
monumenti funerari di personaggi della storia artistico letteraria italiana come
Buonarroti, Alfieri, Canova, Macchiavelli, Leonardo Bruni (opera di Rossellino
nota per essere il prototipo delle tombe fiorentine del ‘400) , Rossini,
Foscolo. Di rilievo nelle cappelle absidali gli affreschi di Giotto tra cui le
Storie di San Francesco (cappella Bardi).
Allestito nel
convento annesso alla basilica, il Museo comprende la celebre Cappella
Pazzi, una delle più armoniose creazioni del Brunelleschi
nel primo Rinascimento. Da vedere, passando dal primo chiostro verso il
refettorio trecentesco, il grande Crocefisso
di Cimabue.
e.
Museo della Fondazione Horne e
Museo Bardini: in via de’ Benci, la fondazione ospita le importanti
raccolte dell’inglese Herbert Percy
Horne, che abitò a Firenze tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900.
Il Museo Bardini, in Piazza de’ Mozzi, raccoglie la nutrita collezione
dell’antiquario Bardini, che la dono al Comune di Firenze nel 1922. Tra le
tante, da vedere ci sono opere di Donatello,
come la Madonna dei Cordai, e del Pollaiolo,
come la tela con San Michele Arcangelo.
5.
L’oltrarno: da Ponte
Vecchio alla Chiesa di Santo Spirito
a.
Ponte Vecchio: è il più
antico e celebre Ponte di Firenze, costruito nel 1435 da Neri di Fioravante. Fu
l’unico ponte fiorentino a essere risparmiato dalla ritirata tedesca
nell’agosto del 1944. E’ formato da tre arcate e fiancheggiato da una doppia
fila di botteghe, un tempo di mercanti, oggi soprattutto orafi.
b.
Palazzo Pitti e la Galleria
Palatina: fu fatto erigere dalla famiglia di banchieri e mercanti fiorentini
Pitti intorno al 1458. Dal cortile si accede alla Galleria Palatina e alla
Galleria d’Arte Moderna. La prima ospita notevoli opere soprattutto del ‘500
e del ‘600. Tra i capolavori presenti troviamo la statua in marmo Venere
Italica di Canova, Ritratto di Giulio II di Tiziano,
le Tre Età dell’Uomo del Giorgione,
la Madonna della Seggiola di Raffaello.
c.
Giardino di Boboli: è un
classico esempio di giardino all’italiana. Si estende per circa 45 mila mq
dell’omonima collina. Rifatto in parte tra il ‘700 e l’800 ha tra gli
elementi più celebri l’anfiteatro
ornato di vasche e sculture, la seicentesca fontana del Carciofo, e varie opere del Gianbologna come il Piazzale
dell’Isolotto.
d.
La Basilica di Santo Spirito e
la Chiesa di Santa Maria del Carmine: la basilica è una delle creazioni più
pure dell’architettura del primo Rinascimento. Iniziata nel 1444 da Brunelleschi
fu terminata da Manetti nel 1488. L’interno è suddiviso in tre navate con
bellissime nicchie che si aprono lungo i muri a formare delle cappelle. A poca
distanza, nell’omonima piazza, sorge la chiesa di origine medioevale di Santa
Maria del Carmine, rifatta però nel ‘700, la quale ospita numerosi affreschi restaurati del Masaccio.
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