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I dubbi di genitori e studenti - Passaggio medie - superiori  15/05/2003 

CHI CE LO FA FARE?

"Perché è obbligatorio andare a scuola dopo la terza media? Non potevamo essere più liberi di scegliere se andare a lavorare subito o se continuare a studiare?
Io non avrei nessuna voglia di continuare a studiare, ma devo. Secondo me andrò male alle superiori, perché chi non ha voglia di studiare ed è obbligato non può “rendere” bene, come dicono a scuola i prof….
Sono disperata, e i miei genitori non possono aiutarmi, perché devono mandarmi a scuola per forza…"
MATILDE

Cara Matilde,
quello che dici è molto importante. Ci sono sicuramente altre ragazze e ragazzi che la pensano come te.
La scuola è obbligatoria fino a 15 anni perché…c’è tanta storia dietro questo fatto.
C’è stato un tempo in cui non era così. C’è stato un tempo in cui nessuno era obbligato ad andare a scuola, e potevano farlo solo le persone molto benestanti. In particolare le figlie femmine non venivano quasi mai mandate a scuola, perché si pensava che l’istruzione servisse solo ai maschi, che potevano imparare a leggere e a scrivere e magari progredire nel lavoro, fare qualcosa di meglio anche rispetto ai loro padri. Le donne, infondo, potevano anche non imparare: tutto quello che la società si aspettava da loro era che fossero delle mogli ubbidienti al marito, delle madri premurose e delle brave donne di casa. Le cose sono cambiate piano piano…Nell’Ottocento (1860) ci fu una riforma importante, che introdusse l’obbligo scolastico.
In Italia i bambini dovevano andare a scuola solo fino alla terza elementare. La scuola era gratuita fino alla terza classe e poi…costava. C’erano tante famiglie che non potevano pagare la scuola, così molti bambini smettevano di andare a scuola ad 8 – 9 anni. Cosa facevano quei bambini? Alcuni restavano a casa ad aiutare i loro genitori, altri erano figli di contadini ed andavano a lavorare nei campi, altri ancora addirittura andavano in fabbrica…e lavoravano tutto il giorno! Pensa che fatica…
Con il tempo, l’obbligo scolastico venne reso più lungo: bisognava andare a scuola fino alla quinta elementare e la scuola era GRATIS per tutti fino a 10/11 anni. Le cose iniziarono a cambiare per tutti quei bambini di cui parlavamo prima, perché se non andavano a scuola, le forze dell’ordine andavano a cercarli a casa e a prenderli per portarli a scuola. Per quei bambini, andare a scuola poteva essere noioso per certi aspetti: stare seduti, dover essere ubbidienti con la maestra…ma poteva essere bellissimo per altri motivi: NON dovevano lavorare come gli adulti e potevano stare insieme ad altri bambini, conoscere nuovi amici e soprattutto imparare. IMPARARE era una cosa nuova per loro: leggere un libro, ascoltare i racconti della maestra, fare i conti e vedere il mondo con occhi diversi. A qualcuno sicuramente non sarà piaciuto, ma a molti sì, ed inoltre IMPARARE è un diritto dei bambini.

Negli anni del 1930 e successivamente dopo la seconda Guerra Mondiale, l’età per la scuola obbligatoria fu allungata ancora: 13 anni. I ragazzi, quindi, dovevano andare a scuola fino alla terza media. Perché fu allungato l’obbligo? Perché i tempi cambiano e cambiano le idee. Si capì che un ragazzo di 11 anni non è più un bambino, ma non è ancora neanche un adulto e quindi non è giusto che smetta di IMPARARE e che vada a lavorare come gli adulti. I ritmi del lavoro adulto sono stressanti e ti lasciano poco tempo libero per il gioco e il divertimento. Inoltre, lavorando, non si è più a contatto con i propri coetanei e non valgono più le regole della scuola, ma altre regole, che sono ancora più difficili da rispettare. Allora, si pensò che tutti avevano il diritto di studiare ancora, di restare a scuola con i compagni ed i prof, di conoscere ancora tante cose, PRIMA di affrontare il mondo del lavoro. Perché era obbligatorio e gratuito? Perché altrimenti, molti genitori avrebbero dovuto far interrompere la scuola ai propri figli, non per cattiveria, ma perché non avevano la possibilità di mantenerli a lungo e di pagare la scuola ed i libri. Molti ragazzi smettevano di andare a scuola dopo la terza media, e che cosa facevano? Che tipo di lavoro potevano trovare? Qualsiasi tipo di lavoro, che non richiedesse il possesso di un diploma. Magari a loro andava benissimo, ma cosa mancava? Mancava la possibilità di CONTINUARE AD USARE LA TESTA per scoprire cose nuove… E’ vero che a scuola a volte si ripetono gli stessi argomenti , come ad esempio la storia: si studia alle elementari, si studia alle medie e poi si ristudia alle superiori, ma…NOI CRESCIAMO e CAMBIAMO e la nostra capacità di capire e la nostra curiosità CRESCONO CON NOI . Se non le sviluppiamo con lo studio, non crescono bene. E’ vero che ci sono anche MATERIE NUOVE che si studiano alle superiori e non alle medie ed in questo caso NOI CRESCIAMO anche perché CONOSCIAMO NUOVE COSE DEL MONDO.
La possibilità di andare a scuola dopo i 13 anni, garantisce a TUTTI di poter continuare ad apprendere, dà a tutti noi gli strumenti per capire ciò che ascoltiamo, di valutare se un discorso che ci viene fatto ha senso o no… insomma è un diritto bellissimo che tutti noi possiamo far rispettare.
Molti non hanno voglia di continuare ad andare a scuola…ed a volte pensano: MA CHI ME LO FA FARE? Ma io ti voglio provocare: IN FONDO, COSA CI PERDI?

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