A SCUOLA CON I LIBRI DIGITALI. AIUTO O DISTRAZIONE?
Addio vecchi libri, sui banchi arrivano i tablet.
Da settembre 1.000 classi delle scuole superiori lombarde potranno smettere di usare i libri su supporto cartaceo e utilizzare manuali esclusivamente in versione digitale (gli e-book), che potranno consultare tramite netbook o tablet. Li finanzieranno la Regione e il Ministero per l’Istruzione, Università e Ricerca. L’iniziativa, prima del genere in Italia su base regionale, coinvolgerà circa 25 mila studenti delle prime e terze superiori, incluse le paritarie e gli Istituti di Formazione professionale.
L'iniziativa si chiama “Generazione Web Lombardia” ed è riservata a quelle scuole che abbiano già deliberato l’adozione di soli libri digitali o materiali didattici interattivi, abbiano infrastrutture tecnologiche adeguate – come la banda larga e il wi-fi – e che dispongano di docenti che abbiano esperienza e pratica nell’utilizzo degli strumenti informatici. Il bando prevede l’assegnazione di 250 euro a ciascun studente della classe digitale, oltre a 1.750 euro per l’acquisto di un dispositivo d’aula come le lavagne interattive multimediali (Lim). Ogni classe disporrà quindi di una dote tecnologia di circa 8.000-8.500 euro. L’obiettivo è digitalizzare il 15% del totale delle classi.
Ma è davvero giusto mandare in cantina i vecchi libri? Il rapporto con la carta è destinato a sparire? O la scuola dovrebbe mantenere la sua struttura, e i vecchi metodi di apprendimento? Insegnare utilizzando nuovi strumenti, distrae dal contenuto o aiuta?
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TAG: LICEI - SCUOLA
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