LIBRI COME SMARTPHONE PER RILANCIARE LA CULTURA
E’ il libro il vero mezzo di comunicazione di massa che può rilanciare l’Italia. E’ quanto emerge da un’indagine promossa da Libreriamo, il social book magazine per la promozione dei libri e della lettura, condotta intervistando le più importanti case editrici italiane e raccogliendo i pareri di 120 esperti di comunicazione e critici letterari. Secondo 7 esperti su 10 (69%), il libro non deve essere più inteso solo come un’opera d’arte, un prodotto meramente culturale, ma deve essere diffuso e venduto come gli smartphone e la tv.
Il calo dei lettori in Italia secondo la maggioranza degli esperti (42%) è dovuto alla mancanza di "appeal" da parte della maggior parte dei libri in commercio. Per altri dipende dall’eccessiva fruizione di media come tv e internet che tolgono tempo e spazio alla lettura (26%) e dal costo eccessivo di alcuni libri (17%). Ecco perchè per 7 esperti su 10 (69%) il libro non deve essere più inteso solo come un’opera d’arte, un prodotto meramente culturale, ma deve essere considerato un vero e proprio mezzo di comunicazione di massa.
"Abbiamo voluto condurre un’indagine - afferma Saro Trovato, sociologo, mood maker e ideatore di Libreriamo - che permettesse agli addetti ai lavori di dire la loro e mettere in evidenza le criticità legate alla diffusioni dei libri in Italia, sia a livello materiale sia a livello culturale. L’opinione comune rilevata è che la crescita del nostro Paese e della sua gente passa da una maggiore abitudine alla lettura dei libri, che devono essere venduti al pari degli smartphone, considerando il loro forte valore sociale. Leggendo di più si combatte il qualunquismo e il degrado, stimolando una crescita personale ed economica del Paese".
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