PORTFOLIO DELLE COMPETENZE - LINEE GUIDA
Sono state pubblicate sul sito del Ministero dell'Istruzione le linee guida
per il portfolio. Riportiamo i passi salienti del testo. Per scaricare la
modulistica,
clicca qui (collegamento alla
pagina del sito Istruzione.it)
STRUTTURA DEL PORTFOLIO
"Il Portfolio delle competenze configurato nelle linee guida si articola
su:
parti obbligatorie già strutturate;
parti obbligatorie da strutturare liberamente;
parti consigliate la cui strutturazione è libera.
Le parti obbligatorie, la cui struttura è predefinita e immodificabile, sono
quelle riportate nella sezione A della modulistica . Le parti
obbligatorie, la cui struttura è libera, sono quelle riportate nella sezione B
.
Le parti consigliate, la cui compilazione è libera, sono quelle riportate nella
sezione C.
Si consiglia, comunque, di strutturare il Portfolio in modo essenziale,
garantendo, in ogni caso, la presenza dei seguenti documenti:
documento di valutazione;
attestato di ammissione;
certificazione delle competenze;
consiglio di orientamento;
documentazione dei processi di maturazione personale dell'alunno;
modalità di partecipazione/autovalutazione dell'alunno".
COMPILAZIONE DEL PORTFOLIO DELLE COMPETENZE
"I Collegi dei docenti all'inizio dell'anno scolastico devono dedicare
particolare attenzione ai seguenti assetti ritenuti essenziali, deliberando
eventuali integrazioni da apportare:
la struttura complessiva del Portfolio;
i criteri in base ai quali va operata la selezione e l'organizzazione dei
documenti che più significativamente descrivono e attestano il percorso
formativo dell'alunno e che garantiscono la valenza e gli aspetti orientativi e
valutativi propri del Portfolio;
le modalità con cui gli alunni e le famiglie partecipano alla compilazione del
Portfolio;
la periodicità e le modalità di comunicazione della valutazione alle famiglie;
le modalità di conservazione del Portfolio, nel rispetto della normativa
vigente in materia di tenuta di atti e documenti;
l'eventuale struttura del Portfolio su supporto cartaceo o informatico; nel
secondo caso, perché la parte formale (valutazione, certificazione, consiglio
di orientamento) sia valida, occorre che il supporto informatico sia corredato
della firma digitale del dirigente scolastico.
Al fine di sostenere adeguatamente le scuole a livello tecnologico, questo
Ministero sta predisponendo uno specifico supporto telematico.
- I soggetti e le loro competenze
In base alla normativa di riferimento (decreto legislativo 59/2004 e Indicazioni
nazionali), i soggetti coinvolti nella compilazione del Portfolio delle
competenze sono i docenti, i genitori e gli studenti.
Si indicano qui di seguito le principali funzioni ad essi attribuite:
Docenti dell'équipe pedagogica: osservano modalità e processi d'apprendimento,
e "caratteristiche originali manifestate" dagli alunni;
annotano indicazioni di sintesi; commentano lavori personali ed elaborati
significativi degli alunni; selezionano prove e materiale idoneo a descrivere
competenze personali; riflettono criticamente sugli elementi e sui dati
acquisiti nel Portfolio per migliorare le pratiche di insegnamento e di
apprendimento; valutano gli apprendimenti delle conoscenze e delle abilità e il
comportamento; stimolano l'alunno all'autovalutazione e alla conoscenza di sé;
collaborano con le famiglie corresponsabilizzandole nello svolgimento dei
processi educativi;
concorrono alla compilazione del Portfolio, coordinati dal docente tutor;
certificano le competenze acquisite dagli alunni; esprimono indicazioni volte ad
orientare le scelte degli alunni.
Genitori: collaborano con la scuola alla compilazione del Portfolio; rilasciano
annotazioni e osservazioni su prodotti e materiali significativi realizzati dai
propri figli soprattutto in ambito non scolastico; osservano "modalità
d'apprendimento e caratteristiche originali manifestate" dai propri figli
anche in altri contesti; indicano lavori ed elaborati esemplificativi delle
capacità e aspirazioni dei propri figli; formulano proposte di orientamento per
le scelte dei propri figli.
Il contributo dei genitori ha lo scopo di coinvolgere l'alunno nella
progettazione, riflessione e autovalutazione del suo apprendimento e di fornire
informazioni sulle competenze maturate in ambiente scolastico ed
extrascolastico.
Alunni: rilasciano annotazioni su propri prodotti e materiali significativi
"capaci di descrivere paradigmaticamente le più spiccate competenze del
soggetto"; scelgono lavori ed elaborati esemplificativi delle proprie
capacità ed aspirazioni; concorrono alla propria autovalutazione e alla
conoscenza di sé; esprimono indicazioni in ordine alle proprie scelte
personali.
Nell'ambito delle suaccennate funzioni e delle rispettive interazioni, una
particolare attenzione va riservata al contributo delle famiglie e a quello
degli alunni. Si rivela pertanto necessario che le istituzioni scolastiche
individuino modalità e occasioni che permettano alla famiglia sia di cooperare
alla 'narrazione' della storia dei propri figli in una prospettiva significativa
per il loro futuro, che di promuovere negli stessi una costante pratica
autovalutativa.
In conclusione, la compilazione del Portfolio coinvolge e chiama in causa la
responsabilità di tutti i protagonisti del processo formativo: l'alunno che
può comprendere meglio se stesso e concorrere consapevolmente al raggiungimento
dei propri obiettivi formativi; i docenti e i genitori che lo accompagnano nel
suo percorso di crescita in ambito scolastico e in contesti ed ambienti esterni.
La tenuta e la compilazione del Portfolio sono rimesse alla responsabilità
dell'istituzione scolastica e dei docenti dell'équipe pedagogica".
- Profilo finale dello studente
"Ai fini della compilazione e dell'impiego del Portfolio, è importante tener
presente il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla
fine del primo ciclo di istruzione (allegato D al Decreto legislativo 59/2004).
Del profilo si riporta la seguente sintesi essenziale, con invito agli opportuni
approfondimenti, in forma collegiale e individuale, da parte dei docenti.
"Dopo aver frequentato... il Primo Ciclo di istruzione ... i ragazzi sono
nella condizione di:
riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria,
emotiva e razionale, consapevoli (in proporzione all'età) della loro
interdipendenza e integrazione nell'unità che ne costituisce il fondamento;
abituarsi a riflettere, con spirito critico, sia sulle affermazioni in genere,
sia sulle considerazioni necessarie per prendere una decisione;
concepire liberamente progetti di vario ordine - dall'esistenziale al tecnico -
che li riguardino, e tentare di attuarli, nei limiti del possibile, con la
consapevolezza dell'inevitabile scarto tra concezione ed attuazione, tra
risultati sperati e risultati ottenuti;
avere gli strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi, le proprie
azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali degli altri, alla
luce di parametri derivati dai grandi valori spirituali che ispirano la
convivenza civile;
avvertire interiormente, sulla base della coscienza personale, la differenza tra
il bene e il male ed essere in grado, perciò, di orientarsi di conseguenza
nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili;
essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire
con il proprio apporto personale alla realizzazione di una società migliore;
avere consapevolezza, sia pure adeguata all'età, delle proprie capacità e
riuscire, sulla base di esse, a immaginare e progettare il proprio futuro,
predisponendosi a gettarne le basi con appropriate assunzioni di
responsabilità..."
In effetti il Profilo oltre a costituire il traguardo finale dell'intero
percorso formativo del 1° ciclo d'istruzione, rappresenta il riferimento
continuo e obbligato dell'azione didattica quotidiana. Pertanto scuola e
famiglie sono chiamate a verificare costantemente se e come le attività
educative e didattiche promosse facciano maturare le competenze attese nel
Profilo con riguardo all'Identità, agli Strumenti culturali e alla Convivenza
civile".
FUNZIONI DEL PORTFOLIO
"Il Portfolio delle competenze, per la sua forte valenza formativa, è un
importante strumento di riferimento per realizzare con efficacia la
personalizzazione dei percorsi formativi.
Come evidenziato nelle Indicazioni nazionali, le sue funzioni fondamentali -
valutazione e orientamento - "si intrecciano in continuazione, perché
l'unica valutazione positiva per lo studente è quella che contribuisce a fargli
conoscere l'ampiezza e la profondità delle sue competenze e, attraverso questa
conoscenza progressiva e sistematica, a fargli scoprire ed apprezzare sempre
meglio le capacità potenziali personali, non pienamente mobilitate, ma
indispensabili per avvalorare e decidere un proprio futuro progetto
esistenziale".
- La funzione valutativa
La funzione valutativa si basa sulla documentazione essenziale dei percorsi e
dei progressi compiuti dall'alunno in riferimento agli obiettivi formativi, agli
apprendimenti (conoscenze e abilità (1)) e al comportamento. Essa si completa
con la progressiva rilevazione e registrazione dei risultati raggiunti
dall'alunno e con la certificazione finale delle competenze effettivamente
maturate. La funzione valutativa del Portfolio si attua mediante:
la valutazione degli apprendimenti (conoscenze e abilità);
la valutazione del comportamento;
la valutazione e la certificazione finale delle competenze (2).
La funzione valutativa si esplicita anche mediante una documentazione
essenziale dei progressi compiuti dall'alunno con riguardo:
agli obiettivi formativi;
alle competenze effettivamente maturate nel tempo.
La documentazione, predisposta nella logica della dimensione educativa della
valutazione, persegue l'obiettivo di attestare le competenze personali
dell'alunno nell'affrontare problemi, nello svolgere compiti, nel realizzare
progetti nella scuola e nella vita.
La sistematica acquisizione della documentazione del Portfolio deve consentire
di comprendere se e in quale misura gli obiettivi specifici di apprendimento (3)
elencati nelle Indicazioni nazionali si siano concretizzati negli obiettivi
formativi individuati dai docenti.
Al fine di favorire la progressiva verifica di tale corrispondenza, può essere
utile ordinare i succitati obiettivi di apprendimento per discipline e per
educazioni alla convivenza civile.
Per la valutazione degli apprendimenti e del comportamento vengono confermate,
con opportuni adattamenti, le indicazioni previste dalla circolare ministeriale
n. 85/2004.
In proposito si rammenta che il documento di valutazione (già scheda
individuale dell'alunno), pur inserito nel Portfolio delle competenze, conserva
una sua precisa identità di struttura e di funzione che le istituzioni
scolastiche vorranno comunque assicurare anche nella fase attuale che prepara la
messa a regime dello Portfolio stesso.
In relazione alla valutazione e alla certificazione delle competenze acquisite,
quali risultano nel Profilo del 1° ciclo, andranno registrati in termini
descrittivi i livelli di competenza effettivamente raggiunti dagli alunni
nell'affrontare un campo di esperienza o di possibile competenza, problemi,
compiti e progetti reali che riguardino l'Identità, gli Strumenti culturali e
la Convivenza civile trattati nel Profilo.
Tenuto conto della circostanza che occorre disporre di tempi lunghi per poter
procedere ad una affidabile certificazione delle competenze, si ravvisa la
necessità di rendere obbligatorio tale adempimento secondo le seguenti
scansioni temporali:
alla fine della scuola primaria;
alla conclusione del primo ciclo di istruzione.
A tal fine, è opportuno che i docenti rilevino e registrino in itinere, e in
forma documentale, la maturazione delle competenze personali degli alunni,
riflettendo anche sulle ragioni di eventuali differenze tra i livelli di
padronanza dimostrati nelle conoscenze/abilità e nelle competenze.
- La funzione orientativa
La funzione orientativa del Portfolio sostanzia, sul piano formativo, quanto è
valutato e certificato nella sezione valutativa. La funzione orientativa nei
confronti dell'alunno si realizza attraverso l'osservazione continua e
sistematica dei suoi processi di apprendimento e dei suoi comportamenti, e il
suo coinvolgimento nella autovalutazione.
La funzione orientativa è sostenuta inoltre dalla scelta della documentazione
di materiali prodotti dall'alunno e attestanti la progressiva maturazione
dell'identità e dell'autorealizzazione personale all'interno della scuola,
dell'ambiente familiare e della comunità di appartenenza.
La funzione orientativa consente di:
evidenziare i contributi offerti dagli insegnamenti disciplinari e
interdisciplinari, dalle attività e insegnamenti opzionali;
rilevare gli esiti degli apprendimenti non formali e informali;
promuovere una riflessione continua da parte dell'alunno rispetto al proprio
percorso di apprendimento.
Essa si riferisce a:
aspetti autobiografici significativi dell'alunno (nei primi anni di scuola);
materiali prodotti dall'alunno, individualmente o in gruppo, capaci di
documentare le sue più spiccate competenze;
prove scolastiche utili ai fini della conoscenza di sé (conoscenza del proprio
corpo, dei propri punti di forza e di debolezza sul piano espressivo,
relazionale, emotivo, operativo, degli stili cognitivi caratterizzanti, ecc.);
commenti su lavori personali ed elaborati significativi, sia scelti dall'alunno
(è importante questo coinvolgimento diretto) sia indicati dalla famiglia e
dalla scuola, ritenuti esemplificativi delle sue capacità e aspirazioni
personali;
indicazioni di sintesi che emergono dall'osservazione sistematica, dai colloqui
insegnanti-genitori, da colloqui con l'alunno e anche da questionari o test in
ordine alle personali attitudini e agli interessi più manifesti;
osservazioni dei docenti e della famiglia sulle modalità di apprendimento, con
la rilevazione delle caratteristiche originali dell'alunno nelle diverse
esperienze formative affrontate, finalizzata al confronto del proprio modo di
vedersi con quello delle figure educative che lo circondano;
documentazione delle competenze dimostrate dall'alunno nella risoluzione di
problemi reali della vita scolastica ed extrascolastica, nell'esecuzione di
compiti particolarmente complessi, nella realizzazione soddisfacente di progetti
riguardanti la committenza personale, familiare o sociale.
Occorre precisare che, in particolare nella scuola dell'infanzia,
l'osservazione occasionale e sistematica dei bambini e la documentazione della
loro attività sono fondamentali per cogliere e valutare le loro esigenze, per
riequilibrare progressivamente le proposte educative in base alla qualità e
alla quantità delle loro risposte per condividerle con le rispettive famiglie.
L'osservazione è finalizzata alla comprensione e alla interpretazione dei
comportamenti, li contestualizza e li analizza nei loro significati. I livelli
raggiunti da ciascuno, al di là di ogni notazione classificatoria, sono
descritti più che misurati e compresi più che giudicati.
La funzione orientativa dà luogo, al termine del 1° ciclo e prima delle
iscrizioni al 2° ciclo, al consiglio di orientamento, che va inserito nel
Portfolio e consegnato per tempo in copia alle famiglie".
CONTINUITÀ EDUCATIVA E PORTFOLIO
"Il Portfolio delle competenze accompagna l'alunno per l'intera durata del suo
percorso formativo. In tale ottica, costituisce un riferimento importante per
valorizzare la continuità del processo educativo sia da parte dell'istituzione
scolastica che da parte della famiglia e dello stesso alunno.
Il Portfolio, attraverso la documentazione essenziale in esso contenuta,
consente di rileggere la "storia" dell'alunno dall'infanzia alla
preadolescenza e di fare un bilancio ragionato e condiviso dei risultati
ottenuti, nella prospettiva delle future scelte da esercitare nell'ambito del
diritto-dovere all'istruzione e alla formazione.
Nel caso del passaggio ad altra scuola, il Portfolio viene trasmesso a tale
ultima istituzione secondo le consuete modalità di trasferimento della
documentazione scolastica.
Copia dello stesso viene rimessa alle famiglie che ne
facciano richiesta".
Privacy
"È in fase di esame, da parte dei competenti organi di controllo, lo schema di
Regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari relativi agli
studenti e al personale scolastico, predisposto da questo Ministero sulla base
del Codice in materia di protezione dei dati personali (decreto legislativo 30
giugno 2003, n. 196).
Tale schema di regolamento dovrà essere approvato dal Garante della privacy.
Dopo la sua approvazione definitiva, il Regolamento sarà adottato con formale
deliberazione da parte di ogni istituzione scolastica statale entro il 31
dicembre 2005".
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